MARTEDÌ 29 MARZO
Una volta è stato chiesto a una donna: Cosa "guadagna" dal pregare Dio regolarmente? Lei rispose: Di solito “non guadagno niente”, ma anzi “perdo cose”. Ho perso il mio orgoglio. Ho perso la mia arroganza. Ho perso l'avidità. Ho perso la "mia" rabbia. Ho perso la lussuria. Ho perso il piacere di mentire. Ho perso il gusto del peccato. Ho perso l'impazienza, la disperazione e scoraggiamento.
Preghiamo, non per guadagnare qualcosa, ma per perdere cose che non ci permettono di vivere. La preghiera educa, rafforza e guarisce.
Preghiamo gli uni per gli altri e oggi in particolare per Roberta, Concetta, Emanuela, Caterina, Isabella, Calogero, Mario, Giuseppe, Pietro e Alessandro, Lauretta, Costantino, Andrea, Salvo, Roberto e Peppino, Lia, Robertina, Enza, Franco, Salvino, Angelo, Anna, Zia Caterina, Salvatore, Maria, Mirko, Semia, Francesco, nonna Antonia, Lucia, Samuele, Paolo, Alessandro, Gina, Lia, Gianpiero, Enzo, Tony e Nino
Insieme a Maria, Regina della Pace, preghiamo per la pace nel mondo intero, nei nostri cuori, nelle famiglie, nelle comunità e per la cessazione della pandemia in tutto il mondo.
Il Signore ci benedica!
Acclamazione al Vangelo
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50 (51), 12a.14a)
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50 (51), 12a.14a)
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Vangelo
All'istante quell'uomo guarì.
+ Dal Vangelo secondo GiovanniGv 5,1-16
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua barella e cammina"». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina?"». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Parola del Signore.
Gv 5,1-16
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua barella e cammina"». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina?"». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Parola del Signore.
Ascolta la Parola cliccando sul triangolino
Paolo Francesco Sciammarella
DIO NOSTRO UNICO VERO AMORE CI BENEDICA TUTTI OGGI E SEMPRE
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