MARTEDÌ 30 NOVEMBRE

 


Preghiamo gli uni per gli altri e oggi in particolare per  Enzo, Tony e Nino 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Venite dietro a me,
vi farò pescatori di uomini. (Cfr. Mt 4,19)

Alleluia.
 

Vangelo

Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 4,18-22
 
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Parola del Signore.

Ascolta la Parola cliccando sul triangolino


Ringraziamo Gabriele Luparello 
per aver donato la sua voce alla Parola


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Don Luigi Maria Epicoco



Paolo Curtaz

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Don Antonio Mancuso

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 Paolo Francesco Sciammarella

          

Ascolta una riflessione donata 

da Frate Daniel Moraru


Leggi un pensiero del nostro carissimo Frate Daniel Moraru:

Il pianto del sacerdote!

I SACERDOTI  PIANGONO 

I sacerdoti piangono?  Piangono si.

E perché un prete piange?

- I sacerdoti piangono per molti motivi...

Ma i sacerdoti non sono uomini di Dio? Perché dovrebbero piangere?

- Sì, i sacerdoti sono uomini di Dio, è vero,                                     ma non sono super eroi, né pietre.

Sono esseri umani.

Ma perché un prete piange?

- I sacerdoti piangono anche per la solitudine. Sono circondati da persone, ma sono soli, nessuno che li comprende.


Piangono di nostalgia delle loro famiglie, per essere lontani dagli esseri che amano, per non poter stare con loro nei momenti buoni e nei momenti brutti, per non essere vicini agli amici che li hanno visto crescere.


Piangono anche per l'incomprensione. 

Un sacerdote non può ammalarsi, sentirsi stanco, avere amici o essere triste, il popolo gli impone di essere perfetto e non importa quante cose buone farà, ci sarà sempre un errore per criticarlo.


Piangono per la frustrazione che a volte anche se si sforzano e danno il meglio di sé, la gente non risponde. È come se stessero lottando da soli.


Piangono per impotenza quando testimoniano il dolore,  i problemi, le malattie, la povertà e le sofferenze delle persone a loro affidati e non possono fare altro, se non pregare, accompagnare, comprendere e provare compassione.


Piangono anche di felicità quando vivono la loro vocazione, quando servono il prossimo, quando percepiscono il frutto della missione. 


Piangono d'amore quando ricevono l'affetto vero e disinteressato di alcune brave persone, quando sentono l'amore di Dio nelle loro vite.


I sacerdoti piangono se, soli e in silenzio. Rifugiati nel cuore di Dio.

Anche i sacerdoti piangono dal dolore per i loro peccati e miserie, perché nonostante tutto, sono anche peccatori.


Per questo preghiamo per tutti i sacerdoti! 🙏

E più che criticare un sacerdote pieghiamo le ginocchia e preghiamo per lui.

Frate Daniel Moraru


Buona e Santa giornata!

DIO NOSTRO UNICO VERO AMORE CI BENEDICA TUTTI OGGI E SEMPRE

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