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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

sabato 1 maggio

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Nel giorno in cui sia il mondo laico che quello cattolico celebrano l'importanza del lavoro chiediamo a San Giuseppe, nell'anno a lui dedicato, di intercedere presso Dio perché in questo tempo difficile tutti abbiano il dono di un lavoro, fonte di sostentamento e di dignità. Buon Primo Maggio! + Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,54-58) In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi. Parola del Signore Ascolta la Parola cliccando sul triangolino Ringraziamo Gabriele Lu

venerdì 30 aprile

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           + Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,1-6 In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Parola del Signore Ascolta la Parola cliccando sul triangolino Ringraziamo Gabriele Luparello  per aver donato la sua voce alla Parola Leggi i commenti cliccando sulle icone Paolo Curtaz   Don Antonio Mancuso Paolo  Francesco Sciammarella _______ PREGHIAMO INSIEME, GLI UNI PER GLI ALTRI E OGGI IN PARTICOLARE PER SALVO E ROSANNA DIO NOSTRO UNICO VERO AMORE CI

giovedì 29 aprile

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     + Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,25-30 In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Parola del Signore Ascolta la Parola cliccando sul triangolino Ringraziamo Gabriele Luparello  per aver donato la sua voce alla Parola Leggi i commenti cliccando sulle icone Paolo Curtaz   Don Antonio Mancuso Paolo  Francesco Sciammarella _______ PREGHIAMO INSIEME, GLI UNI PER GLI ALTRI E OGGI IN PARTIC

mercoledì 28 aprile

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     + Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 12,44-50 In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me». Parola del Signore Ascolta la Parola cliccando sul triangolino Ringraziamo Gabriele Luparello  per aver donato la sua voce alla Parola Leggi i commenti cliccando sulle icone Paolo Curtaz   Don Antonio Man

martedì 27 aprile

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    + Dal Vangelo secondo Giovanni  (Gv 10,22-30) Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». Parola del Signore Ascolta la Parola cliccando sul triangolino Ringraziamo Gabriele Luparello  per aver donato la sua voce alla Parola Leggi i commenti cliccando sulle icone P

lunedì 26 aprile

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    + Dal Vangelo secondo Giovanni   (Gv 10,1-10) In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e trove

25 aprile 2021

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  OMELIA DEL NOSTRO AMATISSIMO PAPA FRANCESCO DI OGGI IN OCCASIONE DELLA SANTA MESSA  CON ORDINAZIONI PRESBITERALI Basilica di San Pietro IV Domenica di Pasqua, 25 aprile 2021 Fratelli carissimi, questi nostri figli sono stati chiamati all’ordine del presbiterato. Riflettiamo attentamente a quale ministero saranno elevati nella Chiesa. Come voi sapete, fratelli, il Signore Gesù è il solo sommo sacerdote del Nuovo Testamento; ma in lui anche tutto il popolo santo di Dio è stato costituito popolo sacerdotale. Nondimeno, tra tutti i suoi discepoli, il Signore Gesù volle sceglierne alcuni in particolare, perché esercitando pubblicamente nella Chiesa in suo nome l’ufficio sacerdotale a favore di tutti gli uomini, continuassero la sua personale missione di maestro, sacerdote e pastore. Dopo matura riflessione, ora noi stiamo per elevare all’ordine dei presbiteri questi fratelli, perché al servizio di Cristo maestro, sacerdote e pastore cooperino a edificare il corpo di Cristo, che è la Chies

domenica 25 aprile

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+ Dal Vangelo secondo Giovanni  (Gv 10,11-18) In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio». Parola del Signore Ascolta la Parola cliccando sul triangolino Ringraziamo